“UN GIORNO A WAMBA” di Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello va oltre la cronaca dell’ordinario, conducendoci, attraverso un itinerario umano, nel quotidiano, bilanciando abilmente i ritmi e i tempi. Un’esperienza altruista, esemplare e potente. Un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di demolire l’essenza dell’ambiente e del suo popolo.


Festival dei diritti umani di Napoli
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Wamba è un grande villaggio perso nell’immensa foresta pluviale africana. Siamo nel Nord-est della Repubblica democratica del Congo, a 2000 chilometri dalla capitale Kinshasa. Un’area martoriata, prima dalla colonizzazione belga, poi dalle guerre e ribellioni che si sono succedute senza fine. L’isolamento è quasi totale. Non esistono strade degne di questo nome. I collegamenti aerei con Isiro, la città più vicina, sono carissimi e complessi. Economia, istruzione, sanità e, in breve, tutta l’esistenza rispecchiano l’assoluta difficoltà e contraddizione di uno dei paesi tra i più poveri al mondo ma anche tra i più ricchi di risorse naturali. In questo avamposto dimenticato, ben oltre i confini più estremi della globalizzazione, vivono Euphrasie e Ignace, due adolescenti. Il film documenta una giornata qualunque della loro vita, dall’alba al tramonto. Ovvero di quelle 12 ore di luce che scandiscono il “tempo attivo” di questa comunità. Un tempo in cui l’energia elettrica è un lusso per pochissimi e dove l’acqua, il cibo, la salute, la scuola sono beni mai scontati e da conquistare con difficoltà e fatica giorno per giorno. Così la giornata di Euphrasie e Ignas vive di una normalità che agli occhi degli occidentali può sembrare straordinaria e impossibile. Una vita che appare senza futuro se non nella speranza di questi ragazzini e di quanti, laggiù, in quel grande villaggio di capanne in mezzo alla foresta, lottano per un domani migliore.

Per fare un giorno a Wamba c’è voluto un mese di riprese. Per capire Wamba ci sono voluti i 14 anni in cui la S.O.S – Solidarietà Organizzazione Sviluppo – ha operato su quel territorio. Una sinergia che ora, in occasione dei venticinque anni di attività dell’associazione, si festeggia con la prima assoluta di questo film.

“Un giorno a Wamba” è un documentario nato per festeggiare i venticinque anni di attività della SOS, Solidarietà Organizzazione Sviluppo – ONLUS, e sarà proiettato in prima assoluta il 7 novembre alle ore 21 al Cinema Teatro MPX.

Un film di Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello
con Ignas Batanga e Euphrasie Karambura
prodotto da: Solidarietà Organizzazione Sviluppo – SOS Onlus
produzione: Italia – Repubblica Democratica del Congo
musiche originali: Daniele Zanon – Andrea Cecchetto
fotografia: Francesco Mansutti – Daniele Gobbin
organizzazione generale: Cosmas Boyekombo – Sonia Bonin
mix e sound design: Cristiano Zatta – SkillMedia PostPro
montaggio: Francesco Mansutti
postproduzione video: Studio Due

foto di Daniele Gobbin

vincitore al “Festival dei diritti Umani di Napoli 2015”
vincitore all’ “Espiello festival internazionale del documentario etnografico” Spagna
vincitore al “CMS International children film festival” in India

è in concorso nella selezione ufficiale sezione lungometraggi al
“Ischia film festival”
“Vittoria peace film festival”
“Etno film festival”
“Diritti a Todi film Festival”
“The Heart of Slavonia film festival”.

foto di Daniele Gobbin